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- Andrea Lippi
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- 18/11/2024
Giannini e la Bank of Italy
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Giannini e la Bank of Italy

SEVEN OAKS (Le sette querce) era chiamata la casa in cui nacque Amadeo Peter Giannini, il 6 maggio 1870, a San José nella Valle di Santa Chiara nei pressi di San Francisco, il futuro fondatore della BANK OF ITALY, banca che sarebbe diventata nell’arco di quarant’anni la più grande banca del mondo. Il padre Luigi, ventiduenne, e la moglie Virginia, provenivano da famiglie di agiati agricoltori liguri ed erano appena immigrati negli Stati Uniti. Amadeo fu il primo dei tre figli dei Giannini. Si sposò all’età di ventidue anni con una coetana, Clorinda Agnes Cuneo, anch’essa di origine italiana
Nel 1902 Giannini era alle dipendenze di una banca del quartiere di North Beach, la colonia italiana di San Francisco, la Columbus Saving e Loann Society, fondata nel 1893 da un italoamericano, John F. Fugazzi, la quale si interessava prevalentemente al trasferimento del denaro e dell’oro degli immigrati italiani verso le loro famiglie rimaste in patria. Contrariato dalle direttive imposte dalla Banca, la quale non prendeva in considerazione i piccoli risparmiatori e non erogava piccoli prestiti si dimise e decise di fondare una sua Banca, che insegnasse al popolo a servirsi di essa, alla tranquillità di depositare il proprio denaro, alla possibilità di ottenere piccoli prestiti utili per le proprie attività, senza ricorrere all’usura, ed inoltre a tassi in netta concorrenza con le altre banche locali. Nel luglio del 1904, assolte le necessarie procedure, il suo inviato Grondona, di origine ligure anch’esso, tornò da Sacramento con l’autorizzazione del Segretario di Stato della California circa la Costituzione della Italian Bank of California, nome che venne cambiato perchè simile ad un’altra banca di North Beach, in BANK OF ITALY.
La banca venne dunque fondata con un capitale di 300.000 dollari, suddiviso in azioni da 100 dollari l’una e Giannini volle che non ci fossero azionisti che possedessero grandi quote della proprietà. La sede era situata nella via che era il cuore finanziario di San Francisco, Montgomery Street, al numero uno, ed i dirigenti della banca erano immigrati italiani. All’apertura la Banca disponeva di quattro impiegati, che l’anno dopo salirono a sei.
LUNEDI’ 17 OTTOBRE 1904, alle ore 9, fu aperta la banca al pubblico. Essa era soprattutto indirizzata verso la Comunità italiana di San Francisco, la quale credeva in quell’uomo, nella sua banca e gli dava fiducia. Vi fu un solo giornale che riportò la notizia dell’inaugurazione della nuova banca, “L’Italia” di North Beach, quotidiano in lingua italiana. Nei suoi primi mesi di vita, grazie soprattutto ai piccoli commercianti ed artigiani della comunità portó i suoi depositi dai 41.160 dollari dell’ottobre 1904 ai 109.413 dollari del 31 dicembre.
Il 21 aprile del 1906 San Francisco venne colpita dal terremoto e la Banca di Giannini per prima si prodigò per la ricostruzione, inizialmente soprattutto per la comunità italiana ed in seguito, per tutta la citta. Un comunicato di Giannini, a nove giorni dal terremoto, informava che la banca avrebbe riaperto provvisoriamente gli sportelli nell’abitazione del Dott. Attilio Giannini e sul molo della Washington Street, accordando i prestiti necessari per la rinascita.
Nell’agosto del 1907 inaugurò locali della sua nuova sede in Clay and Montgomery Street, e nello stesso mese aprì la prima agenzia della Banca, sempre in San Francisco. Dopo la ricostruzione della sede principale, Giannini intraprese l’operazione che più l’avrebbe occupato nella sua vita di banchiere: fondazione di nuove filiali ed agenzie della banca stessa. In questo fu contrastato dalle stesse leggi che non prevedevano il sistema delle banche con filiali, se non nella città della sede centrale, e susseguentemente imponevano la presenza di queste soltanto nell’ambito dello Stato, “Mc. Fadden Act.”. Con l’apertura di una filiale a San Josè, suo paese natale, nel novembre 1909, rilevando una banca locale, diede dunque inizio a questa espansione.
Nel 1913 inaugurò una grande filiale a Los Angeles, dal 1916 al 1918 operò nelle valli agricole della California, spostando poi i suoi interessi nel sud del paese. Nel 1922 la Bank of Italy aveva 61 filiali con una distribuzione territoriale molto ampia. Il 22 luglio 1919 la Banca si associò al “Federal Reserve System”. Per aggirare le disposizioni secondo le quali una banca non poteva acquistare altre banche, al di fuori del suo Stato, Giannini nel 1919 fondò a New York una compagnia finanziaria – la BANCITALY CORPORATION, con la quale acquistò un grande istituto locale ed assorbi tale finanziaria nella Bank of Italy. Tramite questa compagnia sbarcò in Italia ed operò l’acquisto di una rete bancaria italiana: La Banca dell’Italia Meridionale, il cui nome in seguito venne cambiato in: BANCA D’AMERICA E D’ITALIA.
La Bank of Italy, nel 1927, dopo l’avvenuta fusione con altre banche sempre di proprietà di Giannini, divenne il gigantesco organismo nazionalizzato: BANK OF ITALY NATIONAL TRUST AND SAVINGS ASSOCIATION, e, dai quattro impiegati di cui era composta all’apertura, nel 1904, ne contava 4.300. Con la nazionalizzazione furono prodotte le prime banconote della banca, portanti la firma del presidente Bacigalupi, anch’egli di origine ligure, e vennero emessi anche assegni turistici (Travelers checks).
Il 3 settembre 1930 la Bank of Italy e la Bank of America della California vennero unificate con la Bank of America di New York, sempre sotto il controllo di una compagnia di Giannini, la Transamerica Corporation, assumendo il nuovo nome di: BANK OF AMERICA NATIONAL TRUST AND SAVINGS ASSOCIATION.
Nel 1934 la banca era presente in 255 città della California con 423 filiali e già nel 1931 fu inaugurata la prima filiale straniera della B.A., a Londra.
Nell’ottobre del 1934 Giannini accettò per la terza volta la direzione della B.A. e circa un anno più tardi, con il 14 gennaio 1936, all’età di 41 anni, il figlio Lawrence Mario successe al padre nella direzione della banca, portandola in breve tempo ad essere la prima e più importante banca degli Stati Uniti. Nel 1941 la sede centrale dell’istituto lascio l’edificio al numero uno di Powell Street per stabilirsi in Montgomery and Pine Street.
La Bank of America finanziò intensamente il mondo del cinema a partire dal 1936. La sua collaborazione con la Walt Disney iniziò con il finanziamento di un film che ebbe uno strepitoso successo: “Biancaneve e i sette nani”, proseguendo come sua esclusiva finanziatrice.
Nell’ottobre 1945, il settantacinquenne A.P. Giannini, rassegnando le dimissioni da Presidente Onorario diede la notizia che la Bank of America N.T. e S.A. superando la Chase National of New York nei deposi- ti e nell’attivo era diventata LA PIU’ GRANDE BANCA DEL MONDO.

